Il 7 luglio 1881 venivano pubblicati i primi due capitoli di “Le Avventure di Pinocchio”. L’autore Carlo Lorenzini, in arte Collodi, aveva inviato poco tempo prima il testo all’editore accompagnato dal seguente biglietto:
“Ti mando questa bambinata, fanne quel che ti pare; ma se la stampi, pagamela bene per farmi venire voglia di seguitarla”.
Né lui né l’editore del Giornale per i Bambini potevano immaginare che Pinocchio sarebbe divenuto in breve tempo il libro italiano più famoso al mondo.

La mostra, tra multimedialità e elementi tradizionali, ripercorre la genesi dell’opera, le sue suggestioni e le emozioni, e porta lo spettatore a sentire i valori universali che hanno reso la storia unica nel suo genere.

Come è successo con la lettura del libro, seguendo il percorso lo spettatore imparerà a conoscere la Toscana di fine ‘800, la povertà, i valori dell’epoca e un universo immaginario, a tratti impressionante. Vengono analizzati i personaggi principali, cosa essi rappresentano e come questi siano stati funzionali allo sviluppo dei temi valoriali del racconto. Anche i luoghi astratti della storia verranno descritti come un possibile collegamento all’infanzia dell’autore.
Il visitatore si troverà a muoversi nell’affascinante realtà del burattino più famoso di tutti i tempi, e scoprirà o riscoprirà con i suoi occhi una storia che ha conquistato grandi e piccoli.
L’esperienza sarà quella di sentirsi immedesimati nel personaggio di Pinocchio, di ripercorrere le sue avventure e di riviverne il processo di crescita e di educazione.